Due con stile
Ancilla Oggioni e Beatrice Beltrani
DUE CON STILE
Lettura con degustazione
tra vino, amore, dialetti e risate
Lettura – spettacolo in cui due attrici scatenano la risata giocando con la trasformazione della lingua italiana, frantumando le sintassi, divertendosi nel labirinto dei dialetti dal romanesco al napoletano, masticando il giullaresco grammelot e il medioevale da taverna, fino alla volgarizzazione parodica del “poema sacro” in fiorentinesco. Assaporando un buon buffet e un ottimo vino, ebbri di parole e buon umore, faremo un viaggio irriverente attraverso i sensi più bassi e gli aneliti più alti della natura umana: amore, cibo e vino.
Testi da: Totò, Dario Fo, Trilussa, Molière, Dante, Camaiti, Stefano Benni, Karl Valentine, Isabelle Allende, Eduardo De Filippo, Vittorio Renuzzi.
Durata dello spettacolo: un'ora e un quarto circa.
Esigenze tecniche: due microfoni con aste, due casse, mixer con due canali
ANCILLA OGGIONI
Nata a Lecco, si diploma attrice nel 2000 c/o la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, con maestri quali Giampiero Solari, Maurizio Schmidt, Massimo Navone, Jurij Alschitz, Kuniaki Ida.
Dal 2003 al 2007 è attrice nella compagnia Farneto Teatro diretta da Maurizio Schmidt, nel frattempo e negli anni successivi collabora come attrice con altri registi del panorama italiano, Massimiliano Cividati, Francesco Frongia, Andrea Taddei, Franco Palmieri, Marco Marangon, Riccardo Magherini, Massimo Navone, Stefano Alleva; e ha l’opportunità di recitare in teatri di tutta Italia e all’estero. Inoltre è assistente alla regia di Silvano Piccardi in “Terra di latte e miele” di Manuela Dviri, con Ottavia Piccolo, e attrice protagonista nel film “Oggi grazie, un giorno con Benedetta Bianchi Porro”, regia di Franco Palmieri.
Nel 2008 è drammaturga, regista e interprete dello spettacolo “La Vedova bianca” con cui vince la menzione speciale miglior soggetto originale al concorso nazionale Sipari d'Occasione.
Nel 2015 debutta con il monologo “Al di là delle cose”, di cui è anche regista; nello stesso anno inizia la fruttuosa collaborazione con Beatrice Beltrani che porta al debutto di “Due con stile” e nel 2017 di “Duemodè”, spettacoli di cabaret tutt’ora in programmazione in tutta Italia. Da un anno è sulle scene con il monologo “Clelia”, di Marco Marangon; è attualmente in preparazione di un nuovo spettacolo sacro di cui sarà drammaturga, regista e interprete.
BEATRICE BELTRANI
Nasce a Jesi. Dal 2002 al 2009 frequenta corsi annuali di espressione corporea tenuti da Germano Rubbi. Approfondisce la sua formazione partecipando a vari seminari e saggi di teatro e drammaturgia contemporanea diretti da Sabina Proietti. Nel 2014 studia le tecniche espressive della maschera tradizionale della Commedia dell’Arte con Marco Marangon.
Nel 2015 collabora con il pittore Francesco Severini nella messa in scena dello spettacolo “Tetramorphosys” e inizia la sua collaborazione con Ancilla Oggioni assieme alla quale porta in scena “Due con stile” e nel 2017 “Duemodè”, spettacoli di cabaret tutt’ora in programmazione.
Nel 2014 vince il premio come miglior interprete nella gara teatrale tra le contrade di Acquasparta (Terni) per il ruolo di Fulvia ne “La Calandra” di Bernardo da Bibbiena. Nel 2015 e nel 2016 riceve il medesimo riconoscimento in occasione della Festa Rinascimentale di Acquasparta grazie alle sue interpretazioni nella commedia “La fortuna di Flavio”, di Flaminio Scala, riadattata e diretta da Marco Marangon e ne “La Cistellaria” di Tito Maccio Plauto, diretto da Ancilla Oggioni. Nel 2018 dà voce ai dipinti di Teodora De Nobili scrivendo e interpretando “Voce e anima delle tele”. Nel 2019 debutta come autrice e regista dello spettacolo “Endrigo Ceci e l’Accademia dei Babalei”, Festa del Rinascimento, Acquasparta.